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mercoledì 26 giugno 2013

GIORNATARANCIONEROSSA


Quanto colore ci sta in un'unica giornata?
Mi risveglio sotto gli alberi, accarezzata da cinguettii di passeri e frusciare di fronde.
Saluto gli amici, e mi assale la malinconia; ricaccio le lacrime per un futuro sterile ed un passato abortito.
Guido e mi ritrovo a fare una manovra impossibile e perfetta, che impossibile e perfetta era solo nella mia mente.
Vedo centinaia di persone che camminano sull'asfalto in kimono ed infradito e non mi stupisco.
Guardo la canicola dal finestrino dell'auto e mi sembra irreale nell'irrealtà artificiale dell'aria condizionata.
Corro all'ospedale e trovo una stanza che sembra quella di un hotel a poche stelle, ma ha la tv.
Mi godo il tramonto, aspettando l'inizio di uno spettacolo di danza seduta su una sedia da regista sull'erba, sola nella folla.
Un'unica giornata, arancione e rossa.

mercoledì 19 giugno 2013

BUONE NOTIZIE

E se invece di un ciclone funesto, le parole in cui ci imbattiamo ogni giorno fossero un'oasi di pace?
E se il primo quotidiano che sfogliamo al mattino fosse http://www.buonenotizie.it/ ?
E se il benzinaio ci augurasse una sincera "buona giornata" e la commessa ci restituisse il resto con il sorriso?
E se all'e-mail del cliente incazzato rispondessimo con una carezza verbale fatta di comprensione e cortesia? 
E se la coda al semaforo fosse un'occasione per meditare invece di imprecare?
E se al bar ci ricordassimo il detto che recita "Great minds discuss ideas, average minds discuss events, small minds discuss people"?
Di che colore sarebbe la nostra giornata?


mercoledì 5 giugno 2013

ACQUA DI PAROLE


Fiumi di parole senza suono.
Elisir d'inchiostro o pixel.


















Talvolta ruscello, talvolta cascata.








Quasi sempre sorgente.
Raramente risacca.





Goccia dopo goccia la fluidità è garantita, e anche se non rimane dov'è, se scorre via,
è stata frescura, linfa, onda, vita, movimento, nutrimento.












L'acqua di parole genera gratitudine.
Come pioggia, la prendo quando viene, la sospiro quando manca, mi rende malinconica quando è troppa, mi rende testimone dei solchi che lascia sualla mia terra...









L'acqua di parole genera consapevolezza.
So che scompare poco dopo che è giunta, assorbita o evaporata.
So che c'è, trasformata.
E so che dà frutti.