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martedì 27 novembre 2012

CURACRISI

Il mondo si arrovella in cerca di una Cura per la Crisi.
Gioco interessante...
Ecco cosa ha detto chi ci ha già giocato in passato:

"Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi"
Albert Einstein




"C'è un'ignoranza da analfabeti e un'ignoranza da dottori"
Michel de Montaigne



"Datemi sei ore per abbattere un albero
e passerò le prime quattro ad affilare l'ascia"
Abraham Lincoln


"Non siamo qui per guarire dalle nostre malattie,
ma le malattie sono qui per guarirci!"
C. G. Jung



"Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori...
Per me tengo la certezza che nella vita
si può sempre migliorare."
Marilyn Monroe



"Non c'è azienda così grande da non aver bisogno di un'altra testa"
Philip Roth


"Il segreto non è correre dietro alle farfalle.
E' curare il giardino perché loro vengano da te."
Mario Quintana


"...le idee sono come le stelle 
che non le spengono i temporali"
Roberto Vecchioni


"Le mele cadevano dagli alberi da milioni di anni
prima che arrivasse Isaac Newton e ponesse
la domanda giusta.
Ciò di cui abbiamo bisogno sono domande,
non risposte."
Joe Keeton




 

lunedì 12 novembre 2012

DOLORE






"Disprezzate il dolore: o finirà lui o finirete voi."
SENECA

C'è il dolore che ti strizza il cuore, perché la vita ti ha reso come una spugna usurata.
C'è il dolore che ti dissangua goccia a goccia, perché la vita è una grondaia che perde.
C'è il dolore che ti secca la voce, perché la vita ha parole che evaporano.
C'è il dolore che ti svuota di urla, perché la vita è una porta che sbatte.
C'è il dolore che ti toglie le forze, perché la vita ha climi da assideramento polare.
C'è il dolore che ti riempie i pugni, perché la vita ti dà mani che sono bombe inesplose.
C'è il dolore che ti sigilla le palpebre, perché la vita può essere una notte infinita.
C'è il dolore che ti annebbia la vista, perché la vita ha confini liquidi.
C'è il dolore che ti riempie il bicchiere, nella speranza che la vita diventi davvero liquida e scorra via altrove.
C'è il dolore che ti fa spaccare i piatti, perché la vita che si rompe va in frantumi taglienti.
C'è il dolore che ti oscura la strada, perché non la vedi più, la vita che è la tua.




Quanti colori ha il dolore?

venerdì 9 novembre 2012

RADICI


"Le radici sono importanti, nella vita di un uomo,
 ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici,
e le gambe sono fatte per andare altrove.
Pino Cacucci,
Un po' per amore, un po' per rabbia, 2008"

Per essere liberi bisogna piantare radici dove si sceglie invece che dove si nasce, oppure bisogna mantenersi sradicati?
Sradicarsi, per avere radici mobili, è un sogno o un'illusione?
Un mio amico, che parla tre lingue e ha visto il mondo, un'anima illuminata e libera più di qualunque altra io abbia conosciuto, dopo aver vagato per anni ora è arrivato alla "consapevolezza che è più sano piantare le radici dove si è nati ma lasciarle andare all'inifinito".
Io non so ancora bene dove sono nata.
Mi servono le gambe per andare a scoprire l'Altrove che potrei riconoscere come la mia terra natale.
Nel frattempo, mi nutro qua e là.
Le mie radici sono bianche.